Gli olii essenziali sono alla base dell’aromaterapia ed il loro studio ha affascinato nei millenni alchimisti, profumieri, chimici, botanici, ed anche noi ne siamo rimasti affascinati. Le virtù benefiche degli olii essenziali hanno qualcosa di trascendente, che va oltre l’immaginazione. Basti pensare che poche gocce di olio essenziale di rosa damascena possono avere un forte effetto antidepressivo, come l’olio di eucaliptolo può essere un potente decongestionante dell’apparato respiratorio, come l’olio di lavanda con forti caratteristiche analgesiche.
Ad oggi sono conosciuti più di 100 olii essenziali ricavati dalle più svariate parti delle piante, ognuno con caratteristiche differenti. Nell’ambito poi della stessa parte della pianta esistono diversi Chemotipi in funzione della varietà (esempio le diverse varietà di Timo, con effetti anche molto diversi tra loro).
Gli olii vengono estratti da millenni tramite spremitura a freddo o distillazione in corrente di vapore; questi sono i due metodi naturali più sicuri per non alterarne le proprietà. Altri metodi quali l’estrazione con alcol o solventi sono utilizzati a livello industriale per ottenere alti livelli di produttività ma non garantiscono lo stesso livello qualitativo. A livello industriale l’estrazione a CO2 può essere considerata più sicura delle ultime due, ma restano l’estrazione in corrente di vapore e la premitura a freddo i metodi più sicuri. Addirittura le sostanze aromatiche estratte con l’uso di solventi organici o con fluidi supercritici non sono considerate da tutti gli autori come olii essenziali.
Gli oli essenziali sono contenuti in strutture specifiche all’interno di vari organi della pianta. In alcuni casi solo alcuni organi ne sono ricchi, in altri tutti gli organi hanno percentuali significative di olio essenziale, in molti casi la composizione degli oli essenziali in diversi organi della stessa pianta hanno composizione differente. Tra gli organi dai quali si possono ottenere oli essenziali troviamo: foglie, fiori, petali, corteccia, legno, semi, pericarpi, radici.
Le note degli oli essenziali
Comunemente gli oli essenziali a seconda delle caratteristiche, dal punto di vista aromatico vengono distinti in 3 note:
- Nota di testa: è data dai profumi che si avvertono per primi e si dissolvono velocemente. Sono molto volatili e hanno una vibrazione molto alta e sottile, che agisce dal basso verso l’alto. Possono essere essenze fresche o fruttate come quelle degli agrumi.
- Nota di cuore: la possiedono le essenze morbide e floreali, caratterizzate da una volatilità media, lenta e ampia che porta verso il cuore. Sono le note dolci e leggermente aspre ottenute quasi sempre dai fiori e dalle foglie.
- Nota di base: sono gli olii che emanano profumi caldi, dalla minore volatilità, ricavati da legni, resine e spezie. Si avvertono successivamente ai primi istanti di applicazione e persistono talvolta anche per diverse ore.
Le proprietà e le applicazioni degli oli essenziali
Quando annusiamo il profumo emanato da una pianta, le molecole aromatiche raggiungono la nostra mucosa olfattiva, sita in cima alla cavità nasale, ricoperta di “ciglia”.
Queste cellule olfattive trasformano l’odore, lo stimolo chimico, in impulso elettrico. Tale impulso raggiunge così il cervello, dove si lega a una precedente impressione olfattiva, richiamando emozioni più o meno belle.
L’inalazione è perciò l’applicazione più diretta e immediata, in quanto le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente nella corteccia cerebrale, senza essere filtrate dal centro recettore del talamo, per un’analisi preliminare.
Questo spiega come mai un odore o un profumo possa evocare istantaneamente ricordi estremamente vivi di esperienze vissute, anche molto tempo addietro.
In tal caso, infatti, più che di un semplice ricordo si tratta quasi di un rivivere l’esperienza passata, che si riaffaccia prepotentemente. Il ricordo scatenato da un odore è, pertanto, molto più intenso di quello evocato da un’immagine o da un suono.Per questa ragione, in aromaterapia sottile, gli olii essenziali vengono impiegati per riequilibrare la sfera psichica ed emozionale.
Le applicazioni in questo ambito possono essere la diffusione ambientale, i bagni aromatici, i suffumigi, saune.
Una volta inalati raggiungono i polmoni, penetrano nei capillari posti sotto la loro superficie e, attraverso questi, si diffondo nei vasi sanguigni maggiori, che le distribuiscono a tutto l’organismo. ù
Inoltre, le molecole degli oli essenziali hanno molta affinità con i tessuti del corpo umano, quindi riescono facilmente a penetrare nella cute, passando attraverso i follicoli piliferi, entrano in circolo, attraverso il sangue o tramite la linfa e il liquido interstiziale.
Le applicazioni in questo caso sono l’uso topico, mediante massaggi con oli essenziali, o diluizioni in oli vegetali, creme, unguenti e lozioni o più semplicemente in bagni, docce, pediluvi ecc., favorendo così il loro assorbimento epidermico.